Federazione sportiva svizzera di tiro

125'000 firme per il Referendum

Il 17 gennaio la Comunità d’interessi tiro svizzera ha consegnato alla Cancelleria federale più di 125'000 firme per il Referendum contro le modifiche alla legge sulle armi e la ripresa della direttiva UE sulle armi.

Il 17 gennaio la Comunità d’interessi tiro svizzera ha consegnato alla Cancelleria federale più di 125'000 firme per il Referendum contro le modifiche alla legge sulle armi e la ripresa della direttiva UE sulle armi.

Un grande successo per la Comunità d'interesse Tiro Svizzera e per la Federazione sportiva svizzera di tiro: in meno di tre mesi sono state raccolte più di 125'000 firme per il referendum contro le modifiche alla legge sulle armi e la ripresa della direttiva UE sulle armi. Ora inizia il secondo round nella lotta contro il dictat UE: il popolo svizzero voterà il 19 maggio.

Comunicato stampa della Comunità di interessi tiro svizzero

50'000 firme era necessarie per il Referendum. Questo numero è stato polverizzato dalla Comunità d'interesse tiro svizzera CIT con le due 14 organizzazioni. In poco meno di tre mesi i membri CIT hanno raccolto ben 125'000 firme. Queste sarebbero state sufficienti anche per un'iniziativa popolare. Uno dei partner principali all'interno della CIT per la raccolta firme è stata anche la Federazione Sportiva di Tiro FST. Luca Filippini presiede sia la FST che la CIT. Nessuna sorpresa dunque vederlo alla consegna delle firme alla cancelleria federale il 17 gennaio 2019. Circa 50 membri della CIT e della FST hanno formato una catena umana sulla terrazza federale e hanno costruito con le scatole contenenti le firme un piccolo muro. Il telo previsto sul terreno per evitare di bagnare di cartoni, era purtroppo veramente troppo piccolo. Il muro di scatole ha assunto una dimensione veramente imponente ed era talmente alto che i membri "più piccoli" del comitato referendario non erano quasi più visibili dietro lo stesso.

Il comitato referendario non `si eclisserà però nei prossimi mesi. Al contrario: l'imponente raccolta di firme è solo il primo passo contro la legge sulle armi e la ripresa della direttiva UE sulle armi. Ora la CIT e i suoi membri dovranno convincere gli elettori svizzeri per un NO al dictat europeo. La FST si farà parte attiva nella campagna. Nei prossimi giorni sono da formare nei singoli cantoni i comitati locali. Il comitato nazionale, sotto la direzione del presidente IGS Luca Filippini e del direttore della campagna Martin Fricker ha avuto subito dopo la consegna delle firme una propria riunione di lavoro per coordinare i dettagli dei prossimi passi. Luca Filippini crede ad un successo della CIT e di tutte le tiratrici e tiratori. «Sono molto contento che siamo riusciti in poco tempo a convincere più di 125‘000 persone a firmare il nostro Referendum», ha affermato durante la consegna delle firme alla presenza di molti rappresentanti dei media. «È un chiaro segnale ed iniziamo così la campagna in modo molto fiducioso.»

Impressioni

Un piccolo spettacolo mediale: la consegna delle 125'000 firme

Links

Die Unterschriftenübergabe in den Medien

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