Il 30 novembre 2025, la popolazione svizzera sarà chiamata a votare sull’iniziativa popolare «Per una Svizzera solidale». Questa iniziativa vuole introdurre un servizio civico obbligatorio per tutti, indipendentemente dal sesso e dal settore: che si tratti di esercito, assistenza, protezione dell’ambiente o cura, tutti i cittadini e le cittadine dovrebbero prestare un servizio alla collettività.
La Federazione svizzera di tiro si oppone a questa iniziativa. Secondo i suoi statuti, la FST si impegna a favore della difesa nazionale e sostiene un esercito di milizia credibile. Questo esercito non ha bisogno solo di un equipaggiamento moderno, ma anche di un numero sufficiente di persone che possano essere impiegate in modo mirato per compiti di sicurezza. Un servizio civico obbligatorio su tutto il territorio minerebbe questo principio.
Inoltre, il servizio civico previsto comporterebbe grandi sfide organizzative e finanziarie per i cantoni e i comuni, senza che siano state chiarite questioni fondamentali di politica di sicurezza..
Il presidente FST Luca Filippini: «Chi vuole rafforzare l’esercito non può contemporaneamente indebolirlo in termini di personale. Il nostro Esecito di milizia funziona solo se il servizio viene effettivamente prestato».
Il Consiglio federale e il Parlamento raccomandano al popolo e ai Cantoni di respingere l’iniziativa senza controprogetto diretto e senza controprogetto indiretto. Anche un’ampia alleanza politica e numerosi sindacati - tra cui economiesuisse, l’Unione svizzera dei datori di lavoro e Swissmem - si oppongono all’iniziativa.
La FST raccomanda ai suoi membri di votare il 30 novembre contro l’iniziativa per il servizio civico.




